Se sono perle, le Abbiamo

Australiane

Con il termine South Sea si indicano in genere tutte le perle coltivate nelle calde acqua dei mari del Sud, dall’Australia al centro del Pacifico, negli arcipelaghi della Polinesia francese.

Si usano ostriche di notevoli dimensioni che forniscono un prodotto altrettanto grande e di particolare pregio. La misure di perle prodotte partono laddove si fermano quelle giapponesi: dal 10 mm di diametro in poi, fino a rasentare l’incredibile ed estremamente rara misura di 20 mm.

Le perle South Sea presentano una vasta varietà di forme e colori e il loro prezzo è piuttosto elevato.

La Pinctada maxima è un’ostrica di grandi dimensioni dalla quale si ricavano le perle South Sea, comunemente conosciute come Australiane.
Nonostante vengano utilizzate per la coltivazione delle perle, le P.maxima non sono ostriche allevabili. Esse vengono pescate in acque profonde da 10 a 30 mentri, vengono sottoposte all’innesto del nucleo e rimesse in acqua. Possono sopportare fino a tre innesti successivi, ma nonostante le dimensioni mai contemporanei. In genere si parte da nuclei piuttosto grandi (7 – 16 mm) per ottenere perle di dimensioni notevoli (10 – 20 mm).
Il tasso di mortalità di queste ostriche è decisamente più alto delle P. martensi a causa della dimensione dei nuclei innestati.

L’accrescimento delle perle South Sea è più rapido di quello delle Akoya: circa 2mm all’anno.

Le perle South Sea vengono coltivate prevalentemente nei mari caldi dell’Australia e del Sud Est asiatico.

Colore:
Bianca, Argento, Dorata

Dimensione: da 8 a 20mm
Forma: Perfettamente rotonda

Rarità:
Rarissima

Akoya


Acqua dolce


Tahiti